La guida Vinibuoni d’Italia 2021 premia tre Franciacorta I Barisei con una Corona e 4 Stelle.
A ottenere il prestigioso riconoscimento, il Franciacorta Docg Millesimato Extra Brut Mariadri 2012 (che ha ottenuto anche la Corona, il massimo riconoscimento della guida), Franciacorta Docg Millesimato Dosaggio Zero Natura 2014, e Franciacorta Docg Satèn Millesimato Brut 2014.
MARIADRI – Cuvée Millesimata
I “mari”, così come sono chiamate le valli della Franciacorta per le loro forme ondeggianti, portano a riva un Millesimato dalla personalità complessa, descritta dall’ambivalente etimologia di “Adro”, che rimanda a splendore e oscurità.
Dorato lucente, al naso esplode l’essenza del vitigno con lunghi tempi di evoluzione in cantina, ovvero la pasticceria: zabaglione, pasta frolla; al palato l’effetto cremoso continua con un lunghissimo finale, dove tornano il miele e il burro morbido.
Per le sue caratteristiche può essere abbinato ai formaggi vaccini saporiti e mediamente piccanti, oppure esaltare tranci di pesci nobili con saporite salse in accompagnamento.
NATURA – Cuvée Millesimata
Solo i vigneti capaci di dare i frutti più sapidi vengono selezionati per contribuire a creare questa Cuvée dagli inconfondibili tratti minerali e potenti, come un’onda che s’infrange sulla roccia.
Colore caldo con lievissime pagliuzze ramate, al naso è un concentrato di aromi: l’arancia amara, l’albicocca, molto minerale, ricorda l’orzo tostato, la pietra focaia, sentori affumicati di torba, le erbe spontanee come il finocchietto; anche in bocca continua l’effluvio balsamico, con il pepe nero e l’anice. Finale lunghissimo e di gran struttura.
Questo vino può essere accompagnato a piatti nobili della cucina di mare o di terra: primi piatti con sughi ricchi a base di pollame e selvaggina da piuma, oppure saporiti sughi di pesce.
SATÈN – Cuvée Millesimata
Una fine selezione, in vigna e in cantina, mira a ottenere una bollicina cremosa e persistente: con un sorso richiama alla mente un pomeriggio all’aperto e una festosa merenda dolce.
Luminosissimo paglierino intenso, questo vino al naso lascia trasparire sentori di pasticceria e caffetteria, cappuccino, burro morbido, pasta sfoglia, latte e miele; seguono poi i sentori esotici di papaya e melone bianco; al palato è cremoso come la schiuma di latte, molto persistente e dal finale completo e appagante.
Grazie alla sua morbidezza può sostenere qualunque abbinamento, in particolare quelli dai sapori decisi: il pesce azzurro, oppure le regine tra i molluschi, le ostriche.